Look at me, I'm Sandra B!

Stalkeratrice di profumerie. Collezionista compulsiva di trucchi. Sbavatrice di vetrine. Mangiatrice di riviste di moda. Always broke.


Lascia un commento

Introduzione ai fondamentali

Nel corso degli anni è capitato molte volte che amiche o conoscenti mi facessero i complimenti per come ero truccata e mi dicessero che loro non ne erano in grado e non avevano la minima idea di come farlo.

Spesso, approfondendo il discorso, ho capito che le loro difficoltà non stavano tanto nel non sapersi truccare, ma nel non capire quali prodotti scegliere, come applicarli, nello sbagliare i colori… E il problema andava addirittura oltre, cioè nel non sapere come prendersi cura della propria pelle. Questa è la questione fondamentale: la cura della pelle viene prima di tutto, anche del trucco stesso. Se il viso non è adeguatamente trattato, il maquillage non può essere buono. Pensa ad un pittore che invece di dipingere su una tela liscia e bianca debba disegnare su una tela sporca, ruvida e incrostata.

Troppo spesso c’è la convinzione che il trucco debba coprire quello che sta sotto, nascondere i difetti e trasformarci in ciò che non siamo, come se invece di spugnette e pennellini usassimo dei bisturi. Questo modo di pensare è sbagliatissimo. Saper alterare i lineamenti, camuffare le imperfezioni, trasformarci da brutto anatroccolo in principessa, è un’arte che appartiene ai make-up artist professionisti, persone che hanno studiato, fatto pratica e che per lavoro imbellettano uomini e donne per la televisione, il cinema e le passerelle. Loro sono in grado di fare la magia. Noi no. Noi che di lavoro facciamo ben altro, non dobbiamo concepire il maquillage in questi termini, ma usarlo per valorizzare i nostri punti di forza e mimetizzare un po’ i difetti, ed è una cosa ben diversa. Certo, qualche trucchetto dai make-up artist lo possiamo imparare, ma non saremo MAI in grado di ottenere i loro risultati.

Guarda come Vadim Andreev, un make-up artist russo, cambia radicalmente le sue modelle.

La questione fondamentale è che avendo una pelle molto curata avremo poco bisogno di coprire i difetti e truccarci.

Io ho imparato a spendere tanto tempo per trattare la mia pelle, in modo da spenderne poco per il maquillage. Ogni mattina e ogni sera dedico attenzioni al mio viso con dei semplici gesti, una o due volte la settimana la tratto con qualche prodotto più specifico, e questo mi permette di uscire di casa senza paura di mostrami così come sono, senza dover ricorrere, come ho fatto per anni, al trucco come fosse una maschera.

Una volta non andavo nemmeno in palestra senza imbellettarmi, con il grottesco risultato di uscirne col fondotinta colato per il sudore e la matita occhi sbavata assomigliando ad un panda. Ora vado in palestra con la pelle nuda (ma ben idratata!) e lo faccio anche se devo uscire per qualche veloce commissione.

Se devo dedicarmi ad altre attività, al massimo stendo una BB cream o Les Beiges di Chanel (di cui parlerò più avanti in post dedicati) e do una passata di mascara.

Se vado all’università aggiungo una matita occhi, del fard e un gloss.

Ricorro a maquillage più elaborati solo se devo uscire per un aperitivo con le amiche, per un pranzo o una cena, o nel weekend. Il mio obiettivo è esaltare la mia bellezza naturale, e posso permettermelo avendo una pelle ben idratata e dal colorito abbastanza uniforme, poche imperfezioni e pochi segni di stanchezza. E bada bene che questo risultato lo può ottenere CHIUNQUE, non sono io ad essere particolarmente bella o fortunata. Diciamo che la fortuna me la creo con poche attenzioni ogni giorno.

les-naturels-de-chanel-top-final

Da queste considerazioni, ho deciso di tenere una rubrica qui sul blog che si chiama “I fondamentali”, dove andrò a parlare dei fondamenti della cura di sé e del trucco. Partirò dalle basi, che sono detersione, tonificazione e idratazione, proseguirò con i trattamenti viso, poi parlerò di come scegliere i prodotti, e poi passerò al trucco.

 

Resta sintonizzata!

 

Sandra B.

 

1236384_10152705201214008_284709186_n

 

 


Lascia un commento

Come è stato creato il mostro: la love story tra Sandra e la cosmesi.

Ero ancora una bambina quando mia madre mi portava con sé alla profumeria più “in” del paese, dove andava a provare trucchi, comprare creme costose e ascoltare consigli di bellezza.  Io, in quel mondo luccicante e variopinto, mi guardavo attorno rapita sognando di pasticciare coi colori e diventare bella come lei.

76254

In prima media avevo già preteso la linea completa di trattamenti viso della Garnier: crema giorno e notte, latte detergente, tonico… Fortunatamente per i miei genitori, la spesa era minima. Ci provò mio padre a cogliere la palla al balzo dicendo a mia mamma: “Per Sandra si spende pochissimo, perché tu per lo stesso tipo di prodotti mi costi così tanto?”. Ma lei lo mise a tacere dicendogli che io, nella mia ingenuità di bambina, non capivo ancora la differenza tra la qualità di un prodotto da supermercato e quella di uno da alta profumeria, e che si mettesse il cuore in pace. In quei momenti, mamma non sapeva che stava plasmando una piccola donna vanitosa e ambiziosa che di lì a pochi anni avrebbe voluto la crema viso Shiseido, il rossetto Chanel e il mascara Dior, con somma disperazione del papà, che invece dei vizi di una, doveva mantenere i vizi di due.

eyeko_02

Ai giorni nostri, la disperazione non è più di mio padre ma del mio fidanzato, che non sa come salvarsi da una casa invasa da cosmetici e da una ragazza che capta profumerie come le api captano il polline. Questo mio “super-potere” mi ha portato, nel corso degli anni, a sperimentare vari negozi, marche, prezzi e qualità di prodotti. Tutto per arrivare alla personale conclusione che… beh, vedrete su queste pagine!

Dior-Bird-of-Paradise-make-up-collectie-2013

Pagine che nascono da pensieri semplici ed esperienze genuine, senza pretese. Non mi eleverò a esperta di cosmesi. Non mi paragonerò ad una make-up artist. Né tantomeno fingerò di saperne di chimica. Non più di quello che i miei studi mi hanno insegnato, almeno.

Quando cerco in rete blog o siti che parlano di cosmetici e make-up, rimango spesso allibita di fronte alla loro pretenziosità. Blogger che dibattono dell’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) dei prodotti non avendo la benché minima nozione di chimica… la profusione di tutorial di trucco a cura di sedicenti esperte che ti farebbero uscire di casa somigliante alle acrobate del Cirque du Soleil… recensioni scritte con paroloni altisonanti che neanche i critici d’arte… foto fatte con Reflex, luci, fotografo professionista e ritocchi di Photoshop… nulla di tutto ciò qui sarà di casa. Saranno invece di casa il mio gusto personale, le mie esperienze, i miei pareri veritieri.  Tutto da mettere in discussione, se vorrai interagire con me.

E tu, come è nata la tua passione per la cosmesi?